Il 27 gennaio scorso Salviamo La Rocca ha organizzato un incontro pubblico con il Sindaco di San Giuliano Terme per discutere delle principali criticità della frazione.
Se siete in cerca di cattive notizie o di buone notizie avete sbagliato posto. Ne emerge semplicemente un paese in attesa.
Non abbiamo ancora un parcheggio per poter liberare la piazza dalle auto e restituirla al suo uso originario. La trattativa con i privati proprietari dell’area ex-salumificio (per realizzarvi appunto un’area a parcheggio a pagamento con alcuni posti liberi) è ancora in alto mare, complicata dalla burocrazia, dai vincoli della Soprintendenza e dell’Autorità di Bacino.
Altre località del paese sono in forte sofferenza in questo senso.
La stazione, oggetto da tempo di episodi di microcriminalità, non passerà per ora al comune perché le ferrovie la consegnerebbero “così com’è”, e necessita di ingenti lavori di ristrutturazione.
Il progetto sul tracciato ex-autostrada, ripulito dall’Anas e che doveva essere oggetto di riconversione in pista ciclabile, è impastoiato nelle vicende giudiziare dell’Anas stessa.
Il ponte che collega Ripafratta a Filettole, nonostante l’annuncio di piccoli lavori di “tamponamento emergenza”, resta ampiamente non in sicurezza e indecoroso. E quel che è peggio, ancora non si sa di chi sia la competenza. Sembra impossibile, ma non si sa: comune di Vecchiano, comune di San Giuliano Terme, provincia di Pisa. Nell’articolo uscito oggi su La Nazione (il titolo dice “Ripafratta, partiti i lavori per sistemare il ponte”, ma in realtà non è partito proprio un bel niente, se non qualche rattoppo qua e là) si ribadisce l’impegno dei due comuni nel trovare soluzioni e fondi. Ma ancora una volta, siamo in attesa.
Si sono fatti progressi sulla lotta allo spaccio, per fortuna, e la zona del cimitero è più sicura adesso, e con il riprendere dell’operazione “Strade sicure” che si avvale del contributo dell’esercito, la situazione dovrebbe ulteriormente migliorare.
Ma per il resto, si vive appunto in attesa.
Abbiamo tralasciato in tutto questo il progetto sulla Rocca, che resta l’unico vero faro di speranza. Il percorso è destinato a continuare, e ad avere un primo epilogo a Giugno, quando il centro ASK della Bocconi presenterà la sua valutazione. Almeno su questo aspetto, si progredisce, ma siamo ben lontani dal lieto fine.