Dal Comune di San Giuliano arriva una triste conferma: ancora non sono stati fatti passi avanti sulla Rocca di Ripafratta.
Potevano esser fatte molte cose: definita una road map con la Fondazione Pisa, fatto firmare l’accordo di massima tra i privati, definito un tavolo progettuale. Invece, niente. A questo punto il rischio è che entro la fine della legislatura (maggio) non si riesca davvero a concludere nulla. E dopo chissà.
Questo secondo noi è molto grave. Ci sono stati mesi e mesi in cui si potevano prendere iniziative in questo senso, e nonostante le nostre pressioni, il Comune di San Giuliano non ha portato avanti questo percorso. Siamo molto delusi e preoccupati. Adesso siamo ad un momento critico. O si svolta o si affonda.
Anche per questo, il 4 febbraio si terrà l’Assemblea dei Soci della nostra Associazione, presso il Centro Civico di Ripafratta alle 21.15. Doveva essere un momento di confronto, di approvazione del bilancio, un incontro per fare il punto della situazione. Diventerà il luogo in cui si decideranno forme di mobilitazione incisive per i prossimi mesi.
E’ impensabile procedere così a rilento. Il sospetto a questo punto è che si cerchi una riedizione del fallimento del 2008. Che deliberamente non si voglia intraprendere un progetto forse ritenuto “troppo grande”, troppo oneroso, dal futuro troppo incerto.
Sono timori comprensibili: anche se si riuscisse ad arrivare ad un recupero del bene storico, comunque si dovrebbe pensare al suo mantenimento ordinario, che sarebbe obiettivamente oneroso. Ma allora perché invece di bloccare tutto non si cerca una soluzione condivisa? Un modello di “business” sostenibile per questa attrattiva turistica? Perché non si fa uno studio? O ancora: se è davvero questo il punto – come ormai sembra evidente – perché non lo si dice chiaramente, invece di rimandare all’infinito, fino all’inevitabile fallimento? I cittadini apprezzerebbero la chiarezza.