E’ quello che coinvolge buona parte del nostro territorio, a cominciare da Ripafratta, di cui ci occupiamo.
Lo abbiamo chiamato così, questo tipo di turismo, che non è monitorato, che non è incentivato, che non lascia tracce nelle statistiche e soprattutto nelle casse delle attività commerciali del territorio.
Escursionisti silenziosi, visitatori indipendenti, turismo non di massa, “consapevole”, alla ricerca di tesori storici o naturalistici “nascosti”, fuori dalle rotte tradizionali.
A Ripafratta lo abbiamo toccato con mano solo ultimamente, con le escursioni che abbiamo accompagnato personalmente, con altre che sappiamo esserci, con qualche voce di paese che dice “hai visto quella comitiva che si è incamminata su?”.
Valorizzare queste persone, il loro contributo economico e culturale al nostro territorio, è per noi fondamentale. Il recupero della Rocca va proprio in questo senso. Ma finché non sarà realtà, non possiamo aspettare con le mani in mano.
Abbiamo così deciso di realizzare un piccolo sito web per promuovere Ripafratta, la sua Rocca, i suoi beni storici e culturali, le sue attività.
Lo renderemo pubblico nei prossimi giorni in anteprima a chi vorrà contribuire con informazioni (o segnalarci attività da promuovere), poi lo lanceremo ufficialmente.
Sarà comunque una piccola cosa.
Ma non si può sempre aspettare che lo sviluppo, le opportunità e la valorizzazione vengano calati dall’alto. A rimboccarsi le maniche si comincia anche così.