Stamattina, 5 febbraio 2019, la seconda commissione del Consiglio regionale della Toscana ha approvato la mozione presentata dai consiglieri Mazzeo, Nardini e Pieroni che impegna la giunta regionale
a farsi promotrice di una fase di confronto fra tutti i soggetti interessati (Amministrazione comunale di San Giuliano Terme, mondo accademico pisano, fondazioni, associazioni culturali e proprietà) al progetto di recupero e valorizzazione della Rocca di Ripafratta, ed a valutare la possibilità di individuare risorse da destinarsi per l’acquisizione al patrimonio pubblico di detta struttura difensiva; ad attivarsi presso il Governo, ed in particolare il MIBAC, affinché verifichi con le strutture ministeriali competenti se sussistano, in relazione al sito in oggetto, le condizioni di urgenza “per adottare immediatamente le misure conservative necessarie”, ai sensi dell’articolo 33, comma 6 del Codice dei beni culturali e paesaggistici.
Adesso si attende un riscontro della giunta regionale e della presidenza, a seguito anche dell’incontro tenutosi lo scorso 31 gennaio a Firenze.
L’obiettivo resta sempre quello: favorire in ogni modo l’acquisizione a patrimonio pubblico della Rocca di Ripafratta, attualmente proprietà privata e in condizioni di degrado estremo. Il Comune di San Giuliano ha dato da tempo la sua disponibilità in tal senso. Siamo consapevoli, lo ribadiamo ancora una volta, che il solo passaggio di proprietà non è risolutivo del problema, ma è un passaggio fondamentale. Una volta di proprietà pubblica, il bene potrà accedere – con un’adeguata progettualità – a fondi di natura regionale, nazionale ed europea. Cosa che non può accadere per un bene privato, con una proprietà oltretutto intenzionata alla sola dismissione.
Sarà importante anche il lavoro che sta conducendo l’Università di Pisa tramite il Dipartimento di Ingegneria DESTEC – che ha in essere una convenzione con il Comune e l’associazione Salviamo La Rocca – con una serie di studi e approfondimenti progettuali.