La nostra Rocca, per la quale ci battiamo da anni, è stata violentata da ignoti vandali che hanno imbrattato di vernice rossa le sue mura secolari.
Questi vandali, che non possiamo incolpare neppure più di tanto, non hanno capito l’importanza del monumento, della testimonianza storica, non hanno capito neppure che stavano deturpando una delle uniche possibili opportunità di sviluppo per il territorio e quindi di lavoro, forse anche per loro.
Ma è troppo facile, ora, prendersela con questo atto scriteriato.
I veri vandali sono coloro che in tutti questi anni hanno causato o consentito lo sfacelo della Rocca. Chi ha permesso l’abbandono degli scavi archeologici, causando la distruzione di quanto era stato ritrovato sottoterra (la bellissima scalinata in mattoni, il pozzo, tutto perduto irrimediabilmente). Chi ha ostacolato in qualsiasi modo le possibilità di recupero. Chi non si è fatto carico della leadership di questo progetto. Chi ha reso irrintracciabili i reperti archeologici rinvenuti. Chi ha scavato abusivamente in cerca di chissà quali tesori.
Dei vandaletti da quattro soldi che imbrattano con la vernice spray abbiamo quasi pena. La nostra indignazione la riserviamo per tutti gli altri.