Nelle ultime settimane gli eventi si sono susseguiti piuttosto rapidi e qualcosa, per fortuna, si sta muovendo.
Negli ultimi mesi non siamo rimasti con le mani in mano. Insieme ai nostri consulenti e tecnici, e in accordo con l’amministrazione comunale e con gli uffici tecnici del Comune di San Giuliano, abbiamo lavorato a un progetto di massima per il recupero della Rocca di Ripafratta e per la creazione di un parco archeo-ambientale che includa anche fiume, sentieristica, borgo.
Detto così sembra un lavoro da niente. Invece il documento che è uscito fuori da questa proficua collaborazione con il Comune è un grande, grandissimo passo avanti. Finalmente abbiamo qualcosa di concreto su cui ragione e da discutere insieme a potenziali finanziatori.
Già, perché la realizzazione di questo documento era ed è finalizzata anche a riaprire un dialogo con la Fondazione Pisa, che in passato aveva firmato un protocollo di intesa con il Comune (poi sfumato, come sappiamo), finalizzato proprio al recupero della Rocca. Ad oggi – o perlomeno così sembrerebbe – gli ostacoli frapposti dai privati nel 2008 sembrerebbero venuti meno, ma va verificata adesso la disponibilità della Fondazione.
Il Sindaco Di Maio ha consegnato il progetto di massima al presidente della Fondazione a fine luglio. Siamo adesso in attesa delle sue valutazioni.
Se sarà un ok, potrebbe essere la svolta. Ci sarà una fase progettuale da mettere in piedi – lunga e onerosa – e poi naturalmente la fase dell’attuazione dei lavori. Entrambe vanno finanziate, e la nostra speranza è che la Fondazione Pisa dimostri ancora una volta interesse. E che il Comune di San Giuliano continui ad esercitare la sua leadership su questo progetto, così ambizioso ma così importante per il turismo a San Giuliano e per la riqualificazione di Ripafratta.