Il 2017 si avvia alla fine, ma come al solito noi guardiamo avanti. Cosa ci aspetta allora in questo 2018 ormai alle porte?
Ci gireremo poco intorno: sarà un altro anno di battaglie. E sarà un anno importante per il nostro territorio, i suoi beni storici, il suo futuro.
Nel 2017 abbiamo proposto – pochi giorni fa per la precisione – una nostra idea sul percorso di recupero della Rocca di Ripafratta: la costituzione di un ente giuridico che se ne faccia carico, un’associazione riconosciuta i cui soci siano sicuramente il Comune, noi, e quanti altri vorranno partecipare. Un modo per smettere di dipendere dalle difficoltà delll’amministrazione pubblica, ma anche per vedere l’intera vicenda, e il bene storico stesso, sotto una luce diversa: un percorso senza scopo di lucro, partecipato dal territorio e dalle sue istituzioni, vivificato dalle energie dell’associazionismo e delle persone, aperto alla raccolta fondi con la quale aziende e cittadini possono scegliere di contribuire in prima persona al futuro del proprio territorio, senza attendere sempre finanziamenti calati dall’alto. Un percorso difficile, lo abbiamo già detto, ma che in questo 2018 spingeremo al massimo. A meno che non si trovi nel frattempo una soluzione migliore, alla quale siamo come sempre aperti.
Nel 2018 entrerà in una fase molto operativa il progetto di valorizzazione delle fortificazioni del confine tra Pisa e Lucca. Un progetto a cui teniamo tanto, insieme alle associazioni delle due province e a Italia Nostra, e che crediamo porterà vantaggi impensati alla Rocca e al suo territorio. Quindi, il 2018 vedrà un’importante conferenza di presentazione di questo progetto e una serie di eventi per far conoscere le fortificazioni nel loro complesso.
E poi, naturalmente, la Festa della Rocca, in programma per il fine settimana del 9 e 10 giugno. Quest’anno, la manifestazione di riscoperta e valorizzazione del territorio – che giunge alla sesta edizione – vedrà molte novità, alle quali stiamo già lavorando: l’obiettivo è moltiplicare le iniziative e le associazioni che collaborano, per far scoprire la Rocca e le sue torri, il borgo, le altre fortificazioni, il Serchio, i sapori della tradizione e i tanti modi di vivere il nostro territorio in armonia e divertimento.
A fare da apripista sarà la celebrazione degli 860 anni della Pace di Ripafratta – momento di altissimo protagonismo del nostro borgo nel passato – stipulata tra le Repubbliche di Lucca e Pisa nel 1158. Un momento non solo di rievocazione (a cui stiamo invitando compagnie storiche, rappresentanti e istituzioni da entrambe le città), ma anche di progettazione per il futuro.
E non dimentichiamo il progetto – messo in campo da qualche mese e in via di concretizzazione – per la costituzione di un museo didattico territoriale a Ripafratta, che possa illustrare ai visitatori la storia e le storie della Rocca, del territorio, del borgo di ripafratta. Un progetto che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune. A questo proposito, grazie alla gentile concessione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa, e alla collaborazione degli amici del Gruppo Fotografico “La Rocca”, abbiamo potuto visionare e fotografare i reperti archeologici rinvenuti alla Rocca durante la campagna di scavi degli anni ’80. Le fotografie, inedite, faranno parte del museo.
A tutto questo, si aggiungeranno le consuete visite guidate alla Rocca, al borgo e ai nostri monumenti che organizzeremo durante l’anno, proprio come nel 2017. Iniziative che hanno riscosso un gradimento e una partecipazione inaspettati.
Insomma, un anno ricco di impegni quello che si affaccia all’orizzonte. Impegni e progetti che saranno possibili soltanto se i nostri soci continueranno a sostenerci come hanno fatto finora, e se altri cittadini – del territorio e non – decideranno di iscriversi a Salviamo La Rocca. Tra l’altro, il 2018 sarà anche l’anno in cui rinnoveremo le nostre cariche sociali, un ulteriore momento di confronto interno all’associazione, utile per fare il punto e decidere come proseguire con vigore.
E proprio questo vigore caratterizzerà il prossimo anno. Se dovessimo condensare in una frase i tanti complimenti che ci sono stati rivolti finora, senza falsa modestia, probabilmente la migliore sarebbe “Vi ammiriamo per la vostra tenacia”. L’associazione esiste dal 2012, e le persone che ne fanno parte spesso erano impegnate a favore della Rocca e del territorio già da prima. Questo vuol dire anni di mobilitazione. E anche se i risultati definitivi stentano a farsi vedere, il risultato più grande lo abbiamo già raggiunto e lo portiamo avanti da tempo: aver fatto rinascere la determinazione a dare un futuro a questo territorio. Un futuro turistico, culturale, economico. Un futuro in cui abitare qui non sia più un “problema da sopportare”, ma una scelta di vita. È un obiettivo ambizioso, ma come dicevamo la tenacia non ci manca.
Se qualcuno, in questi anni, ha pensato di farci desistere frapponendo tra noi e il recupero della Rocca ostacoli su ostacoli, illusioni e delusioni, promesse e ritrattazioni, sappia che ha sbagliato tattica. Lo sappia chi spera in un crollo di motivazione: anche per il 2018 non accadrà. Sarà un altro anno di incrollabile testardaggine.