L’associazione “Salviamo la Rocca” è nata due anni fa per promuovere il recupero della Rocca di Ripafratta. Perché siamo convinti che porterebbe con sé uno sviluppo del territorio, un miglioramento della qualità della vita e la soluzione di tanti problemi. Siamo nati con il contributo di tutte le realtà locali: il Comitato, la Parrocchia, la Pubblica Assistenza, il circolo ARCI, il circolo ACLI, semplici cittadini. Tutti insieme hanno collaborato, in questo periodo, per mandare avanti la questione. Ecco quello che è successo nell’ultimo anno.
Nell’aprile 2013 abbiamo inviato una lettera al Sindaco chiedendo ufficialmente la riapertura del confronto sulla Rocca.
Nell’ultimo anno, questo percorso effettivamente è ripartito. Il Comune ha preso contatto con i proprietari della Rocca e quelli dei terreni adiacenti. L’Amministrazione ci ha riferito di aver preparato una bozza di accordo tra privati e Comune, che permetterebbe l’intervento della Fondazione Pisa, tuttora interessata a finanziare il restauro della Rocca (come già nel 2008).
Da mesi, la cosa è ferma qui. Nei nostri numerosi incontri con l’Amministrazione, ci è stato più volte ribadito che tale accordo non è mai andato in porto, anche perché uno dei privati finora ha manifestato opposizione. A distanza di oltre un anno dall’inizio del percorso (e a quasi 6 anni da quel 2008 in cui tutto cominciò), non sono state trovate soluzioni a questa palude.
Oggi la nostra associazione non andrà all’incontro previsto con il Sindaco. Ciò che non si è risolto in un anno non si risolverà certo in 15 giorni (tanto manca alla fine del mandato). Preferiamo chiudere qui. Ne riparleremo, se ci saranno le condizioni, nella prossima legislatura. A fronte di una “road map” definita e scandita, di una ripartizione chiara degli oneri e dei compiti, e di un atteggiamento più risoluto nei confronti di chi non collabora.
Lo diciamo con rammarico: in oltre un anno non è pensabile che non si riesca a sciogliere neppure uno dei nodi che imbrigliano la vicenda. E’ una sconfitta anche per noi, come associazione. Stiamo perdendo tempo prezioso, e a fronte della disponibilità della Fondazione è ancora più grave. Abbiamo apprezzato l’interessamento dell’amministrazione laddove c’è stato. Ma purtroppo non è stato sufficiente o efficace. Nessuno pretendeva di vedere già le impalcature. Ma lasciare tutto in eredità alla prossima amministrazione, con le trattative ancora in alto mare, non ci sembra un buon compromesso.
Associazione “Salviamo la Rocca”
Ripafratta, 12 maggio 2014